Gouvernance Migration et Développement

1 09 2023

Troisième jour et clôture de la session de formation en entreprenariat pour les migrants de retour et ls potentiels migrants dans le cadre des fonds nationaux.

@#AJRAP

GMD

formationentrepreunariat





Émigration irrégulière

19 07 2023

Le président AJRAP Moustapha Diouf sur l’émission Info Matin ce matin à la  TFM sur un interview pour parler sur l’émigration irrégulière.

@#AJRAP
#luttecontrelamigrationirrégulièr





Journées de sensibilisation sur la migration irrégulière sur la plage de Thiaroye sur-mer dans le cadre de la gouvernance migration et développement ( GMD ).

28 05 2023

AJRAP ( Association des Jeunes Rapatriés de Thiaroye sur) à organisé une campagne de sensibilisation sur les risques et dangers de la migration irrégulière. Dans le cadre de la gouvernance migration et développement par la Direction d’Appui des Sénégalais de l’Extérieur dirigé par Amadou François Gaye. L’association AJRAP à pu bénéficier sur les fond nationaux en collaboration avec DGASE et LA COOPÉRATION ESPAGNOLE pour dérouler son projet de résilience économique et social des migrants de retour ou des rapatriés de thiaroye sur-mer qui vise à l’accompagnement économique et social des migrants de retour ou des rapatriés de thiaroye sur-mer.

Les objectifs spécifiques ce projet c’est :

– Participer au renforcement d’une cartographie des besoins économiques des migrants de retour ou rapatriés.

-Renforcer la sensibilisation sur les risques et dangers de l’émigration clandestine.

-Organiser des sessions de formation sur la résilience économique des migrants de retour.

-Mettre en place des projets communautaires sur l’Aviculture ,la Transformation fruits et légumes et la Transformation halieutiques.

-Mettre en place un centre d’orientation et d’appui psychosocial des migrants de retour ,rapatriés ou potentiels migrants.

Et les résultats attendus à ce projet c’est :

*Amélioration du pouvoir économique des migrants rapatriés.

*Renforcement de la gouvernance inclusive multi acteurs .

*Le renforcement des capacités opérationnelles de l’association des migrants de retour ou rapatriés.

*Renforcement de l’ancrage institutionnel de l’AJRAP dans la délivrance de services.aux migrants.

Il s’agira à ce niveau de démontrer la pertinence du projet et ses liens avec les politiques publiques, sur les questions liées à la migration.

@#AJRAP

@# GMD ( GOUVERNANCE MIGRATION ET DÉVELOPPEMENT)

@# sSensibilisation sur l’immigration irrégulière





Migration, pêche changement climatique.

24 03 2023

https://ajrt.wordpress.com/2023/03/24/563/





24 03 2023
Mondopoli

http://www.treccani.it/system/modules/it.banzai.treccani.portale/elements/header-secondLevel.jsp?selection=catalogo&selection3=shop&currUrl=http%3A%2F%2Fshop.treccani.it%2F

Mondopoli

MOND  PôlesMontres mondiales – Portail de la géopolitique et de l »économie internationale

SENEGAL  MIGRAZIONI  OPINIONI PUNTI DI VISTA

Gente di mare: quando la povertà determina le scelte migratorie

9 MARZO 2023  FERRO ANNA

Diversi strumenti esistono per esprimere e sintetizzare il significato e la diffusione, incidenza e gravità della povertà. Uno di questi è l’indice di povertà multidimensionale (MPI) che nell’edizione 2022 misura, in 111 Paesi in via di sviluppo, la somma delle condizioni di deprivazione delle persone (in relazione a salute, istruzione e standard di vita). Il dato per il Senegal evidenzia che il 50,8% della popolazione (8,35 milioni) è povera in modo multidimensionale, mentre il 18,2% è vulnerabile alla povertà multidimensionale.

Parafrasando e adattando una frase di Lev Tolstoj ad un contesto diverso, vale qui dire che “tutti i Paesi sviluppati si somigliano; ogni Paese povero lo è a modo suo”. Traducendo l’indice multidimensionale in frammenti di vite, la storia raccontata in Senegal da Mousatpha Diouf e Mohamed Ndiaye (a Novembre 2022) mette in luce l’articolazione con cui la povertà profonda attraversa le condizioni individuali, comunitarie e societarie e ne condizioni scelte e prospettive.

L’incontro con entrambi è avvenuto durante una missione in Senegal, organizzata dalla Friedrich Naumann Foundation for Freedom a Novembre 2022 coinvolgendo un gruppo di parlamentari europei, esperti e giornalisti di diversa provenienza per analizzare le sfide del cambiamento climatico e della migrazione nel Paese, nel quadro del progetto “Raccontando il cambiamento climatico”, realizzato con l’associazione italo-senegalese Sunugal e Dare.ngo, sostenuto con i fondi dell’Otto per Mille della Chiesa Valdese.

Moustapha e Mohamed hanno vissuto e lavorato come pescatori a Thiaroye sur Mer, uno dei 16 distretti della città di Pikine, alle porte di Dakar, fino al 2006. Tra il 2005-2006 il settore della pesca ha subito un forte arresto a causa della profonda crisi economica e sociale in cui è entrato il Paese (disoccupazione giovanile, malcontento, governance pubblica incapace di gestire la situazione). È in quel momento che la via migratoria è apparsa come l’unica soluzione possibile.

Moustapha confida che nessuno fosse a conoscenza della sua decisione di partire: né la moglie, né i figli, né la madre. Il suo segreto non è stato condiviso, perché forse qualcuno lo avrebbe potuto sconsigliare. Insieme ad altri è rimasto nascosto per cinque giorni in una casa, per poi imbarcarsi su una piroga con 92 inconsapevoli disperati, alle sette di sera del 26 febbraio 2006. Durante i dieci giorni della traversata in mare – al freddo, senza cibo, spaventato – Moustapha ha realizzato l’errore commesso e ha compreso il pericolo: “Ho capito con terrore che sarei potuto morire in quelle acque, senza che nessuno a casa sapesse della mia partenza o che mi potesse cercare. Ho pensato a chi avrebbe aiutato e protetto mia moglie e miei figli, se io non fossi mai più ritornato”.

Il viaggio migratorio di Moustapha è finito bene, perché non si è trasformato in una tragedia. Ma dalle isole Canarie è stato rimpatriato in Senegal dove, insieme a Mohamed, ha creato l’Associazione AJRAP (Association des Jeunes Rapatriés de Thiaroye sur Mer) che si occupa di sensibilizzare sui temi della migrazione irregolare e dei rischi del mare.

L’organizzazione e gestione delle partenze clandestine per la rotta atlantica sono oggi un business florido e dinamico. Serve una piroga, che costa tra i 7/8.000 euro, dotata di un motore, tra i 4/6.000 euro, e il carburante necessario. Ogni persona a bordo – di solito sono 100/150 – paga tra i 450/600 euro. Ogni piroga ha un capitano, che non paga per il trasporto, essendo responsabile di arrivare a destinazione. Per un costo complessivo di 12.000 euro, se ne guadagnano tra i 60/90.000 euro e 150 persone rischiano la morte. Il passaggio di molti pescatori dall’inattività della pesca tradizionale (oggi fortemente compromessa in termini di disponibilità ittica per effetto del cambiamento climatico e di iniqui accordi internazionali a favore di pescherecci stranieri) alla alternativa migratoria è stato piuttosto facile e comprensibile. C’è chi ha convertito la propria piroga, chi si è offerto come capitano e chi ha raccolto il denaro per il biglietto. Tuttavia la struttura criminale che in Senegal gestisce il reclutamento e il viaggio è ben più ampia e articolata.

Le motivazioni alla base della partenza, nel caso del Senegal, sono legate all’impossibilità di poter garantire a sé e alla propria famiglia alcuni bisogni essenziali: cibo, nutrimento, protezione, cure mediche, accesso all’istruzione. La mancanza di lavoro e la mancanza di una concreta prospettiva (venga essa anche dallo stato senegalese, dalle agenzie internazionali di sviluppo, dalle ONG, dalla diaspora o da altri attori della solidarietà locale e internazionale) sono le cause profonde, rafforzate e amplificate dalla vergogna sociale. Dice Mohamed: “devi partire perché altrimenti è un’onta, non puoi stare senza fare niente mentre la tua famiglia non ha da mangiare e ti chiede responsabilità”.

Tra le ricadute della povertà familiare per chi fatica a vivere di pesca, una riguarda in modo esclusivo la vita dei bambini. Quando manca una fonte di reddito e tutte le voci di spesa sono ridotte all’essenziale, la scuola e l’istruzione dei bambini vengono sacrificate. In Senegal quattro su dieci bambini non completano i percorsi di istruzione primaria, solo il 37% arriva a compimento del ciclo scolastico (primaria e secondaria), e nel 2016 1,5 milioni di bambini in età scolare erano estranei a percorsi di istruzione formale (Unicef:). Si stima che il 22% dei bambini tra i 5-14 anni lavori in ambiti quali l’agricoltura, l’allevamento, la pesca, il lavoro domestico, il lavoro nelle miniere e l’accattonaggio.

Su molte barche di pescatori di Thiaroye sur Mer si vedono bambini di 10-12 anni che partecipano alle attività della pesca. Sulle piroghe che escono giornalmente, delle circa 80 persone a bordo, fino a 20 sono bambini che si dedicano a piccole occupazioni e mansioni. Sono i figli delle famiglie più povere, tra le famiglie già povere. Chi non ha soldi per mandare i bambini a scuola, li porta a lavorare nella pesca o li manda a svolgere altri lavoretti in città.

L’Association AJRAP (Association des Jeunes Rapatriés de Thiaroye sur MerJusqu’à présent, il a formé plus d’un millier de personnes, offrant des cours professionnels en particulier pour les jeunes sans travail et futur. Cependant, beaucoup d’entre eux, une fois les itinéraires d’entraînement terminé, tournent également les yeux vers l’Europe. L’Association s’engage à sensibiliser aux risques et aux dangers des migrations irrégulières. Cependant, il n’y a aucun argument qui peut indiquer comment construire une alternative à la migration, alors qu’elle n’existe pas aujourd’hui: Convaincre un jeune homme sans avenir, travail, perspectives de ne pas partir, pour échapper à la pauvreté, est difficile et aussi injuste. Ceux qui vont en Europe le font parce qu’ils veulent un emploi, ils veulent envoyer leurs enfants à l’école, ils veulent de la nourriture, ils veulent construire une maison. Si vous pouviez simplement obtenir un visa d’entrée, personne ne mourrait plus en mer.

Crédits photo: année de fer

POUR PLUS D’APPROFONDISSEMENT

Changement climatique, pêche et migration illégale, une étude de cas au Sénégal

  

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Pêche et Migration

11 03 2023

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Communiqué de presse du collectif des acteurs de la migration au Sénégal sur le discours du président Tunisien Kaïd Saïd

7 03 2023

COMMUNIQUE DE PRESSE

Le Réseau Migration et Développement -REMIDEV- (ONG, associations de migrants, syndicats, associations des droits de l’Homme, associations de réfugiés,) a appris avec consternation les déclarations dangereuses, violentes et xénophobes tenues le 21 février 2022 par le Président tunisien Kaïs Saïed lors d’une réunion du Conseil de sécurité nationale. Ces propos qui s’inspirent des théories de l’extrême droite exposent les citoyens des autres Etats africains à des exactions et à toutes sortes de violations de leurs droits.
Cette attitude adoptée par les autorités tunisiennes est aux antipodes de tous les engagements internationaux de la Tunisie en matière de droits de l’Homme. D’ailleurs, depuis l’annonce des propos irresponsables du Président Tunisien, des vidéos ne cessent de circuler dans les réseaux sociaux faisant état de citoyens africains exposés à la violence et aux actes de racisme. Il apparait clairement que cette position du gouvernement tunisien est une incitation à la violence, mais plus grave, elle expose à des exactions toutes les populations subsahariennes qui se trouvent sur son territoire.
Cette situation regrettable nécessite une réaction ferme de la part des institutions internationales. En effet, au moment où les peuples sont connectés et s’inscrivent dans une dynamique d’ensemble, il est déplorable qu’un chef d’Etat puisse tenir une telle diatribe.
Le REMIDEV dénonce de tels propos et prend à témoin l’opinion internationale sur tout ce qui pourrait arriver aux ressortissants subsahariens en terre tunisienne.
Face à ce racisme affirmé, le Réseau Migration et Développement :
 Condamne ce comportement discriminatoire d’un Etat membre de l’Union Africaine ;
 Regrette ces propos irrévérencieux et racistes du Président tunisien ;

 Appelle l’Union Africaine à prendre des mesures fermes contre la Tunisie dont les agissements risquent de saper durablement le projet de consolidation de la cohésion entre peuples africains ;
 Demande au gouvernement tunisien d’assurer la sécurité de tous les migrants sans distinctions ;
 Exhorte l’Union Africaine à prendre ses responsabilités pour éviter que pareille situation ne se reproduise à l’avenir ;
 Appelle le gouvernement du SENEGAL à diligenter des actions efficaces ainsi que des mesures proactives en vue de garantir les droits des ressortissants sénégalais en Tunisie.
Enfin le REMIDEV tiendra pour responsable le Président tunisien de toutes les violations de droits humains qui découleront de ces déclarations malheureuses et se réservera le droit d’en tirer toutes les conséquences de droit.

Fait à Dakar, le 06 Mars 2023





Formation en pâtisserie

25 02 2023

Présentation des produits finis lors de la formation en transformation en pâtisserie des femmes à la maison de la femme de Thiaroye sur-mer dans le programme de TEKKI CI SA GOKH de Enda Graf Sahel et GIZ en collaboration avec les associations de migrants .

#AJRAP

#EndaGrafSahel

#GIZ





FORMATION EN AVICULTURE

19 02 2023

Enda Graff Sahel et son partenaire GIZ sur son programme du projet intitulé « investir dans la dynamique migratoire. Tekki sa gox » concernant la formation l’Aviculture des jeunes.
Le président AJRAP Moustapha Diouf en visite avec un partenaire italien pour le bon démarrage de la formation des jeunes en Aviculture et son engagement sur le développement de sa localité ,concernant ses activités pour aider les jeunes à avoir un métier .
L’objectif de ce projet est de contribuer à la réinsertion sociale et économique des migrants de retour et des postulants à la migration pour la commune de Thiaroye sur-mer.

Réussir vers de nouvelles opportunités
<< Réussir chez soi >>

@#AJRAP ##MIGRATION
@#ENDAGRAFSAHEL
@#GIZ





Formation en Aviculture

19 02 2023

Enda Graff Sahel et son partenaire GIZ sur son programme du projet intitulé « investir dans la dynamique migratoire. Tekki sa gox » concernant la formation l’Aviculture des jeunes.
Le président AJRAP Moustapha Diouf en visite avec un partenaire italien pour le bon démarrage de la formation des jeunes en Aviculture et son engagement sur le développement de sa localité ,concernant ses activités pour aider les jeunes à avoir un métier .
L’objectif de ce projet est de contribuer à la réinsertion sociale et économique des migrants de retour et des postulants à la migration pour la commune de Thiaroye sur-mer.

Réussir vers de nouvelles opportunités
<< Réussir chez soi >>

@#AJRAP ##MIGRATION
@#ENDAGRAFSAHEL
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